lunedì 4 aprile 2011

Al netto delle nostre possibilità


Al netto delle nostre possibilità a metà giugno debutteremo con uno spettacolo che segnerà la fine di quest'anno di laboratorio di ricerca a Messina. L'abbiamo chiamato IL GIOCO PIU' SERIO e tutte le info possibili e immaginabili si trovano sul sito della compagnia DAF www.daf-associazione.it per chi volesse sapere. Qui scriviamo e parliamo nelle stanze dei blog svuotate da facebook. Stanze vuote dove la voce si libera senza preoccuparsi di sapere da chi sarà udita. La voce in teatro, stavolta, proveremo ad imprimerla, credo. Forse registrarla. Il nostro lavoro parla di viaggio (evvivaddio) e in controluce vorremmo riesumare la trama e le parole che Shakespeare (o chi per lui) ha scritto in "Pericle - principe di Tiro". E' l'opera più pirata dell'intero ciclo di drammi shakespeariani. E' tra le ultime ad essere stata attribuita al Bardo ed è la più incompleta, imperfetta, ingestibile, meno rappresentata e dunque io, il professor Pavone e quelle favolose trenta persone del laboratorio, non potevamo non considerare la possibilità di rappresentarla. Tra un paio d'ore comincerà lo spettacolo, almeno per me è sempre così che va vissuto uno dei nostri incontri. Vado.

sabato 2 aprile 2011

Bestia e Teatro


Dov'è che eravamo rimasti?
Mi sembra di averti già visto da qualche parte... facevi teatro. Sì. Evvai. Perchè smettere di scrivere cazzate sul blog con la scusa che tanto ormai c'è facebook?
Porsi limiti da soli mi pare che sia una cosa abbastanza da pazzi. Tanto anche se trabocca il limite nessuno se ne accorgerà. Non una reazione, non un lettore. Sono tutti impegnati su facebook. E poi tornare in città la mattina presto e trovarla svuotata ti da l'idea di essere arrivato dopo un'esplosione nucleare. Metti in testa pezzo dopo pezzo immagini di tutto il frullato di informazioni e sciagure degli ultimi mesi. E' inevitabile. Automatico quasi. Manca solo la pubblicità a lato, che non disturba, e poi tutto sarà chiaro. Nel frattempo sono sempre sul treno. E stanotte non mi sembrava più nemmeno un posto estraneo. Il risveglio era familire. Solitario e familiare. Il nuovo libro di. Nella strada, vicino a dove torno, hanno trovato un cavallo morto. Schiantato a terra dopo una corsa clandestina. Teatrale e poetico e tragico e drogato riempie tutta la strada con la sua presenza sincera. Vittima e bestia. Direzione ma niente casa. Appunti sul mestiere dell'attore. Appunti sul mestiere della vita. Treno e valige. Letture solitarie e tante storie già troppo presto e troppe volte sentite. Non si uccidono "anche" così i cavalli?

mercoledì 25 novembre 2009

INTERVISTA SU LA7 ALLA "25ORA" PER IL MIO CORTO "UN'ALTRA MATTINA"



Intervista tratta da "La25ORA" su La 7, per il cortometraggio "Un'Altra Mattina". Conduce Davide "Boosta" dei Subsonica. Buona visione.

lunedì 3 agosto 2009

GUARDA E VOTA (SE TI PIACE) "UN'ALTRA MATTINA"


Ci siamo!

Qui sotto trovate il link su cui cliccare per vedere e votare UN'ALTRA MATTINA, il cortometraggio che ho diretto e interpretato, tra i finalisti de LA25ORA su LA7. Le votazioni vanno avanti fino al 31 agosto.

Grazie a tutti coloro che vorranno votarlo.

mercoledì 22 luglio 2009

TAGLIATO!!!!!!!


Mi hanno tagliato.
Mentre in Italia, il governo delle destre, taglia i fondi allo spettacolo, negando un dialogo e una riforma vera per un'idea di cultura diversa, non televisiva, che offra una speranza ai giovani.... a me m'hanno tagliato. Per davvero.
Ma non mi do per vinto.
Condivido la stessa esperienza con nomi illustri, se vogliamo vederla così. Vi spiego: montaggio finale di "LA PRIMA LINEA", mio debutto al cinema, diretto da Renato De Maria. Io ho una scena. Bella. Piccola. Un monologo. Apre il film. Ma al cinema esistono i tagli, per ragioni di durata, di stile finale del film. Scelte sulle quali c'è poco da discutere. E così può succedere. Ed è successo. C'è da sperare nell'uscita in DVD in cui, a volte, si reintegrano negli extra scene che al montaggio sono state tagliate. Ma ripeto, non mi dispero. Era solo l'inizio, no? C'è un altro film con una linea sempre nel titolo "LA SOTTILE LINEA ROSSA" di Terence Malick. Ebbene quel capolavoro di film è famoso ANCHE per aver escluso in fase di montaggio tanti e tanti attori. In particolare Adrien Brody, che aveva realizzato un'ottima performance, si è visto alla fine tagliare molto del suo lavoro. Ma la lista continua. Eliminati dal film di Malick: Mickey Rourke, Bill Pullman, Lucas Haas. A John Travolta è rimasto solo un cameo, e via anche un testo registrato da Billy Bob Thornton. Direte: Ti stai consolando con questi improponibili paragoni? E certo, cazzo. Dispiace, no?
Ma si va e si deve andare avanti. E se tornassi indietro lo rifarei di nuovo. Anche sapendo in anticipo del taglio. Perchè lavorare su un set diretto da De Maria, su un fim difficile come sarà questo, è stata un'esperienza professionale che mi sono conquistato, bella e importante.
E ora le buone notizie che aspettavate: hanno selezionato il mio corto "UN'ALTRA MATTINA" tra i finalisti del programma di LA7 "La 25ORA". Per tutto agosto sarà sul sito di LA7 per essere visto e votato e verrà trasmesso anche in TV. Vi aggiornerò naturalmente con link e quant'altro. Sono contento e ringrazio tutte le persone che ci hanno lavorato.

E se siete a Messina il 9 agosto venite alla FIERA che, con la DAF, replichiamo quello spasso di LO CHIAMAVANO GIUFA' per grandi e piccini.

lunedì 1 giugno 2009

LIBERA IL RESPIRO


Ancora siamo qui a calpestare le tavole di legno del palco, stavolta in punta di piedi, almeno all'inizo. C'è un caldo da restare tramortiti con questa schiera di otto proiettori da duemila watt ciascuno che ho puntati contro. Ho un quarto d'ora per percorrere il palco da destra a sinistra.... un quarto d'ora epico, intero, per fare sì e no otto metri. Bisogna avere forza nei muscoli delle gambe e camminare piano, piano, piano. Senza staccare mai la CoNcEnTrAzIoNe.

A fianco a me, sul proscenio, gli altri attori hanno dato il via allo spettacolo "Ultimo Giorno". E si parte.

Uno...... il primo passo è fatto. Bene. Comincia a muovere l'altro piede..... no! Troppa fretta, ho dato troppo nell'occhio, piano, piano, piano..... bisogna cominciare piano sto mestiere, con una guida, una scuola, qualcuno che ti dica cosa fare.... perciò, fermo e.... ascolta. Che succede? Niente. Devi solo stare fermo tre anni. Fermo. Tre anni. Ma non ti far prendere dalla voglia di chissà cosa, che tanto c'è solo da ascoltare. Comincio ora a muovere l'altro piede....ma porco giuda, troppo, figlio mio tu mi fai troppo! Eccheè? Foga a non finire.... pianino. Liscio. Ecco. Così liscio che un po' scompaio. Ma avanzo. Avanzo e mi dimentico chi sono. E la sensazione è piacevole. Forse non ero tutta sta simpatia. Ora però mi viene la nostalgia. E avanzo. Mi sbatto, guarda, che provo anche piacere ad andare giù. Ma avanzo, tiro la carretta ancora e sono quattro gli anni adesso. E sì, sono arrivato dall'altra parte, nel tempo reale, il quarto d'ora è passato. Sudore a non finire e respiro che si libera. A morsi va a finire, te lo dico io!
Fatto sta che l'ultimo passo è segnato. E ora? Ma ora comincia "ultimo giorno"..... C'è da correre, lasciare il "se stessi" lì dove l'hai lasciato, che io non ho voglia di farci i conti, a star lì a perdere altro tempo. Ho voglia invece di salire sul palco e raccontare al pubblico. Vivere sulla pelle l'esperienza del teatro. Una voglia matta.
E ci salgo. E vi lascio il link di una recensione dello spettacolo uscita su SIPARIO. E vi bacio tutti, come dice sempre quel folle di Zanni.

http://www.sipario.it/recensioneultimogiorno.htm

sabato 9 maggio 2009

ULTIMO GIORNO



"Come faccio a fare il bene se i prezzi sono alle stelle?" è una battuta grandiosa di Brecht da L'anima buona del Sezuan e suona in modo significativo oggi più che mai. Visto che concetti come la libertà, l'altruismo, la cultura, sono sulla bocca di tutti, ma le condizioni per praticarle diventano sempre più difficili in questo Paese. Il settore nel quale lavoro il prossimo anno riceverà una bella batosta, ma galleggiamo in questo Stato del "vivere alla giornata", dove tutto apparentemente va bene........ E piano piano stiamo perdendo l'idea stessa della protesta, del chiedere le cose a gran voce, visto che nulla è più sicuro. L'impressione, dai miei 25 anni del 2009, è che si recimolino le ultime briciole di pranzi sontuosi magiati a sbafo dalla generazione che ci ha preceduto. E ora? Meglio non pensarci, suggeriscono. Così a testa bassa proseguiamo il nostro lavoro senza vedere per dove stiamo andando, senza, per carità, affezionarci mai a nulla, perchè nulla si può costruire, ma tutto si deve "rosicchiare". Io mi sono buttato a capofitto nel mio lavoro in questi due mesi di assenza dal blog. Abbiamo debuttato in Sicilia con EDIPO RE, per la regia di Antonio Calenda, l'1 aprile. Da allora ho girato in tournèe con lo spettacolo per un mese e mezzo, al termine del quale ho debuttato con LO CHIAMAVANO GIUFA', prodotto dalla mia compagnia DAF, diretta da Giuseppe Ministeri, all'interno del cartellone per il teatro ragazzi del Vittorio Emanuele a Messina. E' un lavoro al quale tengo molto, che ha visto la luce grazie allo sforzo e alla passione di bravissimi attori come Luca Fiorino e Federica De Cola, grazie anche alla collaborazione di Livio Bisignano, Marco Carroccio, Eleonora Bovo, Mario Gelardi e Giulia Drogo, la più brava e dolce scenografa che si possa desiderare. A ruota sono stato felicissimo di aver ricevuto un'altra scrittura dal maestro Calenda con cui da una settimana ho iniziato le prove di una nuova produzione: ULTIMO GIORNO. Si tratta di una sfida attoriale per me molto importante. Lo spettacolo è interpretato da Maurzio Marchetti e Maria Serrao e racconta di una coppia di Curdi, da poco residenti in Italia, che l'11 settembre del 2006 rivive il dolore della perdita del figlio, morto suicida in un attentato terroristico. A sconvolgere la loro esistenza arriverà un ragazzo misterioso,studente fuori corso arruolato nelle file del più stolido fondamentalismo islamico, che condurrà la strana giornata della coppia verso un vertiginoso finale. Il testo, scritto da Dario Tomasello, riflette in modo interessante sui temi della paura come origine della diffidenza dagli altri e della violenza verso il prossimo. Il gioco del destino, inoltre, vuole che il personaggio che interpreto abbia il mio stesso nome. Invito tutti a venire a vederlo dal 20 al 24 maggio alla Sala Ludamo a Messina e in tournèe in Italia nel mese di dicembre.




giovedì 19 febbraio 2009

Da BANDINI a EDIPO

"Una sera me ne stavo a sedere sul letto della mia stanza d'albergo, a Bunker Hill, nel cuore di Los Angeles. Era un momento molto importante della mia vita...." Quest'incipit di uno dei romanzi più belli che abbia mai letto, mi fa spesso compagnia in testa, soprattutto quando viaggio. Quand'ero in albergo a Torino per le riprese di un film, la scorsa settimana, è stato impossibile non ripensarci. Il film segna il mio vero e proprio debutto cinematografico, in un ruolo piccolo, ma intenso, se così vogliamo dire. Ma sarà meglio parlarne più avanti, almeno quando avranno terminato le riprese. Intanto abbiamo quasi finito la post - produzione del mio cortometraggio, UN'ALTRA MATTINA, ed anche di questo vi riferirò prima possibile. La prossima settimana inizio a Roma le prove di EDIPO RE con Franco Branciaroli per la regia di Antonio Calenda. Il lavoro mi terrà impegnato fino a maggio e spero possa essere un'importante occasione per studiare e conoscere più da vicino Branciaroli, alle prese con un personaggio epico e immortale come Edipo. Si vedrà. "...Insomma, dovevo prendere una decisione nei confronti dell'albergo. O pagavo o me ne andavo. Beh, era un bel problema. Degno della massima attenzione. Lo risolsi spegnendo la luce e andandomene a letto".

domenica 1 febbraio 2009

L'ANIMALE


La parola migliore per definire un artista di teatro mi sembra di aver capito che non sia "bravo", ma "animale". L'animalità in senso nobile, naturalmente. Animalità che esprime grazia, capacità di indagare fino in fondo i sentimenti umani e anche di creare stupore e meraviglia in chi guarda. Se è vero tutto questo questo, possiamo dire che in questi anni due splendidi "animali da palcoscenico" girano l'Italia in lungo e in largo calcando le scene con i loro spettacoli. Si tratta di Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Ho visto e apprezzato il loro lavoro quando avevo quattordici anni. Ricordo ancora le immagini, i suoni e le atmosfere del Berretto a Sonagli. Poi vennero Anfitrione e Il Mercante di Venezia. Dopo gli anni della scuola del Piccolo li ho ritrovati assistendo ad una splendida messa in scena de L'uomo, la Bestia e la Virtù. Ora sono reduce dalla visione di Pensaci Giacomino, il loro ultimo spettacolo. Spesso il teatro, essendo un appuntamento "vivo" fra attori e pubblico, può darti grandi gioie, ma è anche vero che quando lo spettacolo è brutto la delusione è grossa, molto più fastidiosa e frustrante di quella che si prova andando al cinema davanti ad un brutto film. E la delusione di chi esce dal teatro spesso si traduce nel pensiero secondo cui "sono io, spettatore, a non capire", oppure è necessariamente il teatro ad essere "pesante", un luogo in cui per forza di cose bisogna sacrificarsi alla noia e allo sbadiglio. Tanto più quando in campo ci sono autori come Pirandello. Per esperienza personale posso dire che alcune messe in scena di Pirandello negli ultimi anni hanno fatto sì che questo pensiero prendesse il sopravvento fra gli spettatori, anche fra gli addetti ai lavori. Ebbene vorrei che tutti loro assistessero al lavoro che Vetrano e Randisi hanno compiuto in questi anni specificamente su Pirandello. Esci dai loro spettacoli con la voglia di leggere o rileggere le sue opere, per via della freschezza, dell'umorismo, della forza drammaturgica e visiva che sanno trasmetterti. Un modo di affrontare i classici con l'occhio e anche le "ossa rotte" di chi viene dalla sperimentazione e ha costruito negli anni il suo rapporto con il pubblico, piazza dopo piazza, città dopo città, spettacolo dopo spettacolo. Un percorso assai simile a quello di Toni Servillo e della sua compagnia, approdata ai classici dopo tanti anni di teatro sperimentale. Così, da giovane attore, penso sia importante guardare a questi esempi dove dietro ogni scelta artistica c'è un passato fatto di amore e passione per questo mestiere. Un passato che consente all'animale di venir fuori per rappresentare, raccontare e farci immaginare, al contrario di quello che pensano alcuni, tutto ciò che ha ancora da dirci il teatro.

martedì 20 gennaio 2009

SUONALA ANCORA, S....


Non scrivo da molto tempo sul blog perchè sono stato davvero travolto da una voragine di avvenimenti. E devo dire che mai, come in questo caso, gli avvenimenti hanno preso direzioni opposte. Cose belle ed entusiasmanti si sono mescolate a fatti molto spiacevoli e dolorosi. Ma questo non è un muro del pianto, perciò riassumo solo del mio lavoro, che mi sembra, per ora, trainarmi avanti e quindi mi ci aggrappo con forza, come ho sempre fatto e come in altro modo non saprei fare. A fine novembre ho girato "Un'altra Mattina", il corto che ho scritto e che ho realizzato grazie alla collaborazione e all'impegno di molte persone. Sono stati tre giorni di riprese intensi, divertenti, ma anche pieni di imprevisti. Tutto sommato ne siamo usciti illesi e felici di aver girato tutto quello che ci serviva per raccontare quella storia. Abbiamo proiettato un'anteprima del corto, senza musiche e color correction, a Messina il 23 dicembre alla libreria Mondadori e il "test" con il pubblico è stato incoraggiante. Ma tanto del corto, appena sarà finito, parleremo ancora. Poi, sotto Natale, ho interpretato altre repliche di "Senza re né regno" per la DAF, in città e in provincia. Nei mesi che verranno mi aspetta un bel debutto cinematografico in un film sulla carta molto importante, ma anche di questo è il caso di aspettare un po' prima di parlarne. Intanto ieri ho girato a Roma una breve apparizione nel nuovo film di Luis Prieto (che in Italia ha diretto "Ho voglia di te") prodotto dalla Catleya. Un'esperienza divertente e utile per prendere ancora più confidenza con il set. Poi tante altri progetti e scritture "in attesa" (argomento questo di cui ho parlato più approfonditamente nei precedenti post). Insomma da un lato ci sarebbe da essere contenti, giusto? MA ANCHE no, vista la situazione devastante che c'è attorno a noi, economica, politica, con in testa l'assurda guerra fra israeliani e palestinesi e i dolori privati che tutti ci portiamo dentro. Ad essere troppo contenti c'è il rischio di sembrare imbecilli. Come quelli che si deliziavano ascoltando l'orchestrina sul Titanic poco prima di affondare. Il paradosso, per quello che riguarda noi che facciamo spettacolo, è che ci tocca sempre e comunque di suonare sia che la nave svetti o che vada giù a picco. E in entrambi i casi, siccome abbiamo una natura da figli di puttana, va detto, senza compiacimento, casomai con una punta di disperazione, che suonare ci piace.

venerdì 14 novembre 2008

SHOWREEL - distretto di polizia


Ecco lo showreel con alcune scene tratte da Distretto di Polizia. Buona visione.

mercoledì 5 novembre 2008

ATTESA

Questo 4 novembre ho compiuto 25 anni. Scorpione puro distillato . Ok. So che ci sarebbe da deprimersi. Però vi dirò che va bene così. Anzi. Tuttosommato venticinque è meglio di ventiquattro. Certo quando saranno ventotto o ventinove allora sarà il panico più completo. E poi non mi andava di deprimermi perchè questa data passerà alla storia per l'elezione di Obama. Perciò ieri ero in buona compagnia. Non scrivo da molto sul blog perchè sono in un perenne sato di ATTESA, ATTESA E ATTESA. Ricordo un'intervista di Mastroianni che alla domanda "Cosa deve avere un attore per fare questo mestiere?", rispondeva: "La pazienza. Questo è un lavoro in cui si aspetta molto. Anzi, si può dire che stai sempre in attesa di qualcuno o qualcosa". La mia però non è un'attesa passiva. Sono in piena pre - produzione del cortometraggio "Un'altra mattina" che ho scritto e che dirigerò. Se tutto va bene 14, 16 e 17 saranno le tre giornate di lavorazione. Francesca Allegra è la mia aiuto regista e si sta rivelando preziosissima per il suo impegno e le sue qualità. Intanto, per la cronaca, è andato in onda l'episodio di Distretto di Poliza in cui ero protagonista di puntata. Presto inserirò uno showreel con alcune scene. Obama ci ha mandato il messaggio che in qualche modo "niente è impossibile". E' un messaggio che trasmette forza. Lo leggo a caratteri cubitali nei giornali usa e getta che i passeggeri sfogliano sulla metro. Sopra le nostre teste Roma è grande. E, una volta uscito fuori, ho ancora voglia di attraversare le sue strade . Enormi e gigantesche . Di inghiotterile a piedi, un passo alla volta, senza fermarmi, fino a casa.

domenica 14 settembre 2008

RIPARTIAMO

Settembre. Dunque, allora... ricapitoliamo e ripartiamo. Roma. Cinecittà. Cammino sui resti della scenografia di Gangs of New York e faccio il babbacione per un buon quarto d'ora immaginando Scorsese e company attorno a me. Dài... voi non l'avreste fatto? Poi la smetto però e vado a concentrarmi per girare le ultime pose per Distretto di Polizia. L'episodio, "onora il padre", dovrebbe andare in onda, salvo calcoli errati, giovedì 30 ottobre. Il bilancio di questo debutto in Tv, finora, è buono. Ho incontrato da parte di tutti grande disponibilità e gentilezza. Certo, è da vedere che ne verrà fuori alla fine. Speriamo bene.
Intanto ho iniziato la pre-produzione di "Un'altra mattina", un cortometraggio di cui ho scritto la sceneggiatura e di cui curerò anche la regia. Per me si tratta di un'altra esperienza inedita. La produzione, comporre la troupe, fare i provini (finalmente dall'altra parte!) e sopratutto fare i preventivi.... Non c'è dubbio. Il teatro è una cosa mooolto più divertente, viva e stimolante. Ma spero che anche qui le cosa procederanno per il meglio, anche perchè sento l'urgenza di raccontare questa storia, salvaguardando l'entusiasmo con cui l'ho scritta. Poi, sempre a settembre, mi aspetta una prova importante per "Lo chiamavano Giufà", lo spettacolo prodotto dalla nostra compagnia Daf, diretto da Mario Gelardi (lo avete visto su RAI uno alla premiazione degli olimpici? Sono davvero felice che il suo lavoro su GOMORRA continui ad ottenere riconoscimenti). In questi giorni sottoporremo lo spettacolo a distributori ed enti tatrali sperando che lo comprino. Intanto di sicuro c'è che a febbraio del 2009 saremo nel cartellone di teatro ragazzi del Vittorio Emanuel a Messina. Insomma, un bel po' di sbattimenti e impegni, ma una gran voglia di fare. Settembre. Vi faccio sapere prima possibile.

martedì 12 agosto 2008

SALOME'


E' andata. L'1 e il 2 agosto la sala del palacongressi di Taormina era piena e il pubblico ha apprezzato il nostro lavoro. C'è un piacere e una soddisfazione grande per un tipo di spettacolo come questo di non facile presa sul pubblico. C'è poi la soddisfazione per aver realizzato uno degli spettacoli più riusciti nel cartellone di Taormina Arte 2008, a dimostrazione che è importante e giusto investire su registi giovani, come Giampiero Cicciò, e su progetti più rischiosi. Resta però il rammarico di essere stati scritturati per un mese di lavoro finalizzato a 2 sole repliche. E' un dispiacere forte per un attore perchè svlisce tutto l'impegno e l'energia messa in campo. Non puoi confrontarti con le reazioni di un pubblico diverso, non puoi mostrare il tuo lavoro alla critica, non puoi evolverti rispetto al tuo lavoro attoriale. Resta, quindi, una poco felice sensazione di inutilità. Ci sarebbe da scrivere molto a questo punto. Ma preferisco conservare i ricordi di questa esperienza importante, tutto quello che di nuovo ho imparato confrontandomi con un personaggio difficile e impegnativo. Il mio maestro una volta mi ha detto: "Fatti conto che questo mestiere va affrontato guardando ai risultati che ottieni in piccolo, pensando di parlare ad un numero limitato di persone. Perchè il teatro è per pochi. E' a quei pochi che devi guardare". E allora mi porto appresso l'affetto e l'amicizia di tutta la compagnia: Giampiero Cicciò, Annibale Pavone, Luca Fiorino, Federica De Cola, Carmen Panarello, il prezioso lavoro di Carlo Ciuffo, Marco Carroccio e Renzo Di Chio. E gli sguardi commossi di quei "pochi" che hanno riempito le due serate della nostra "Salomè".











Foto: Umberto Neri

giovedì 24 luglio 2008

PROVE PROVE PROVE



Procedono le prove di Salomè di Giampiero Cicciò (eccomi qui a fianco durante una prova). L'1 eil 2 agosto saremo in scena a Taormina. Info sul sito http://www.taormina-arte.com/portal/calendario.asp. Nel frattempo, non contento di queste prove massacranti, ho fatto una "partecipazione straordinaria" in Hyeros, uno spettacolo andato in scena il 18 e il 19 luglio nel teatro antico di Tindari, diretto da Nicola Calì con Anna Galiena (una donna incantevole), Gigi Maria Burruano e tanti ragazzi che in questi anni hanno lavorato nei laborati tenuti dal regista. Ho interpretato uno dei due dioscuri, Castore e Pulluce, figli di Zeus e fondatori di Tindari. Una bella esperienza che mi ha dato modo di conoscere persone interessanti. Ci vediamo a Taormina, allora.

mercoledì 9 luglio 2008

SALOME' A TAORMINA ARTE


Ho iniziato da nove giorni le prove di "Salomè" diretto da Giampiero Cicciò che andrà in scena l'1 e il 2 agosto a Taormina Arte. E' dura, si muore di caldo, ma spero naturalmente che verrà fuori un bel lavoro. Con lo stesso gruppo l'anno scorso siamo andati in scena, sempre a Taormina, con STATO D'ASSEDIO di Camus, un'esperienza umana e professionale davvero bella. Forse potrei dire che grazie a quello spettacolo il mio lavoro ha preso un'altra piega rispetto a come stava andando dopo la scuola. Perciò sarò sempre grato al regista di avermi offerto quell'oppurtunità. Questo spettacolo, però, è molto diverso dal precedente. Si respira un'altra atmosfera. Del testo di Oscar Wilde non c'è nulla, tutto è stato riscritto e io interpreto Giovanni Battista, ma è sbagliato dire così perchè si tratta di un personaggio lontanissimo da qualsiasi riferimento biblico o religioso alla figura del santo. Più che un personaggio è un'entità animalesca, un po' tarantolata, che ha in bocca le profezie di profeti moderni, da Baudelaire a Pasolini. Ma è ancora presto per parlare.... Intanto, per esigenze di scena, devo farmi crescere la barba, cosa mai fatta in vita mia.... e il caldo, vi assicuro, non aiuta.

martedì 17 giugno 2008

L'ITALIA CHE VORREI



Diciamolo pure: se l'Italia avesse avuto questa forma qua, con la Sicilia vicina a Roma e la Sardegna un po' più giù, chissà come sarebbero andate le cose. Meglio o peggio non so, ma sicuramente diverse. E sicuramente io non avrei fatto una conoscenza così approfondita con i mezzi di trasporto, a partire dall'intercity plus 731 "Archimede". Per la terza volta in un mese ero a bordo di quel treno per salire e scendere da Roma. Un viaggio - giuro - massacrante, da cui ogni volta esco invecchiato di almeno un anno. Ho terminato un'altra posa per Distretto di polizia e ora basta. Non voglio più sentire nemmeno l'odore di una ferrovia almeno fino ad agosto!

In Sicilia sono andato in scena con un'altra replica di "Senza re né regno", al parco letterario Horcynus Horca, sabato sera. Pubblico contento. Ora mi aspettano le prove del nuovo spettacolo prodotto dalla mia compagnia DAF, incentrato su una delle figure più divertenti della tradizione popolare siciliana e non solo: Giufà. A dirigere lo spettacolo sarà Mario Gelardi che proprio oggi arriva da Napoli, reduce dai successi di GOMORRA, di cui ha firmato testo e regia (stamattina ha ricevuto la notiza della candidatura ai premi olimpici come drammaturgo). A interpretarlo oltre a me, c'è un attore disumano come Luca Fiorino, un amico "vero", e quella super simpatia di Federica De Cola, con cui abbiamo già lavorato l'anno scorso in "Stato d'Assedio". Sarà un po' dura, dato che abbiamo a disposizione solo dodici giorni e poi, a ruota, inizierò le prove per una produzione di Tao Arte. Pronti, partenza e via.

martedì 27 maggio 2008

DEBUTTO A DISTRETTO


Al volo! Sono venti giorni che non scrivo sul blog. Venti giorni pieni di buone notizie e neanche tanti sbattimenti. Repliche di Chantecler al teatro Argentina (è andato tutto bene, una media di 400 spettatori al giorno), provini, rientro giù in Sicilia per un paio di giorni (in cui si è stato proiettato al pubblico il corto "Puntuale e distaccato" che ho scritto e in cui recito diretto da Francesco Cannavà) ed ora di nuovo a Roma per fare il debutto in una delle fiction italiane più amate a quanto mi risulta. Ho iniziato a girare ieri un episodio della nuova serie di Distretto di Polizia. Interpreto Enrico Severi, un ragazzo violento e distruttivo, capogruppo di spedizioni punitive contro travestiti ed omosessuali. Una tipologia di ragazzo, come sappiamo, protagonista di molti fatti di cronaca recenti. Il primo giorno di riprese mi ha lasciato contento, ma se ne parlerà a settembre, quando terminerò le pose. Intanto riscendo giù e comincio a giugno il nuovo progetto con la mia compagnia DAF, di cui scriverò presto. Domani, massimo dopodomani, mi catapulto al cinema a vedere Il divo, dando sfogo all'ammirazione smodata che ho per Toni Servillo. Non si tratta solo di un'ammirazione verso le sue interpretazioni. Quello che più ammiro è che ogni sua scelta artistica è il frutto di un percorso. Dietro ad ogni suo successo scopri anni di lavoro della sua compagnia Teatri Uniti, anni in cui i rapporti artistici ed umani hanno determinato, attraverso un duro lavoro sul campo, delle scelte precise, un'identità e dei risultati semplicemente ammirabili.

mercoledì 7 maggio 2008

CHANTECLER AL TEATRO ARGENTINA

Eccoci! "Chantecler" ha debuttato ieri sera. Il pubblico del Teatro Argentina di Roma lo ha accolto trionfalmente. Grandi risate e applausi, gioia e soddisfazione di tutti.Tra le persone in sala c'erano tanti nomi famosi, da Daniele Silvestri a Preziosi, da Nicola Piovani a quello psicopatico adorabile di Alessandro Haber. "Chantecler" è uno spettacolo molto corale, già andato in scena l'anno scorso a Catania, Napoli e Messina. Sul palco siamo più di venti fra attori e musicisti, tutti ad interpretare pennuti e animali di ogni genere (i costumi sono di Silvia Polidori, premiata con un olimpico l'anno scorso). E' uno spettacolo nato nel segno dell'eccesso. Tante musiche (composte da Gragnaniello), tanti colori, una polifonia di dialetti, francesismi, aforismi, versi, canzoni, citazioni, opera di Enzo Moscato che ha praticamente riscritto il testo originale di Rostand, imprimendogli una grande forza teatrale. Il tutto diretto da Armando Pugliese, già pratico di spettacoli corali e di contaminazioni fra teatro e musica (sua è la regia del purtroppo-poco-fortunato musical "Salvatore Giuliano" di Dino Scuderi). Adesso ci aspettano due settimane (senza neanche una doppia - vivadio!) fino a domenica 18. Intanto inizia a muovere i primi piccoli passi il "nuovo progetto" della mia compagnia di Messina, la DAF. Ma di questo parleremo più avanti...

domenica 27 aprile 2008

GOMORRA IN TV

Il pericolo - come sostiene Roberto Saviano - è che tutto si riduca a folklore, a cronaca nera locale, a fatto caratteristico, quasi "turistico", di una terra abituata a vederne di tutti i colori.
Sono quindi "parola" e "ragionamento" a spaventare i boss, gli Schiavone, gli Iovine di turno, che utilizzano il controllo sul territorio come primo trampolino di lancio per far fruttare altrove i loro affari illeciti trasformandoli in alta finanza, in investimenti internazionali, in moda, armi, droga o spazzatura. Il teatro, mai come in questi casi, può diventare uno dei più forti rimedi per smuovere qualcosa dentro di noi, una specie di cassa di risonanza che ferma le parole, imprimendo ad esse una forza, un'energia che spesso, sommersi come siamo delle più svariate informazioni, non riusciamo a comprendere. Prendiamo l'inizio di "Gomorra", lo spettacolo di Mario Gelardi, trasmesso venerdì su rai due. Il volto di Ivan Castiglione che interpretava Roberto Saviano. Ma interpretare è forse una parola sbagliata. Era "al servizio" del messaggio, del grido di Roberto Saviano, mettendo a disposizione il suo corpo e la sua voce d'attore. Quelle parole tornavano indietro con una forza, un'energia enorme, sembravano quasi spaccare lo schermo del televisore. Ed è questa la sensazione che ho avuto spesso guardando lo spettacolo. Che gli attori Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Antonio Ianniello,Giuseppe Miale di Mauro, Adriano Pantaleo e Ernesto Mahieux, rompessero lo schermo televisivo, facendo sentire l'esigenza a chi guardava da casa, di essere lì con loro, di assistere dal vivo al "fatto teatrale" che amplificava sempre di più le "parole", i "ragionamenti" del libro di Saviano. Questo di sicuro non è un comodo lavoro da "attori scritturati" da teatro stabile. Non un lavoro da definire bello o brutto. Ma un lavoro necessario, corraggioso da affrontare e vitale.

mercoledì 16 aprile 2008

TOUR DE FORCE

Ultimissimi giorni de "La Barca dei Comici" al Teatro studio del Piccolo di Milano. Poi mi aspettano a ruota le prove della ripresa di CHANTECLER di E. Rostand,per la regia di Armando Pugliese, spettacolo al quale ho preso parte l'anno scorso e che tornerà in scena al teatro Argentina di Roma a maggio. Ed eccovi illustrato, tanto per farvi un'idea, il tour de force al quale mi sottoporrò in questi giorni: lunedì trasferta de "La Barca dei comici" da Milano a Latina (ROMA), repliche fino al 24, poi giù in Sicilia con inizio delle prove di "Chantecler" dal 26 al 28 (e farò avanti e indietro Messina - Catania per tre giorni), poi di gran corsa a Roma in aereo e da lì in treno ad Avezzano dove il 30 ho l'ultima replica de "La Barca dei comici" e poi l'1 maggio..... RIPOSO ASSOLUTO (o ricovero urgente in una clinica). E dal 2 in poi proveremo direttamente a Roma all'Argentina, per debuttare il 6. Eh?
La vita dell'attore è una pacchia... si porta dietro viaggi, treni, aerei, fatica, sudore, speranze, ansie, persone davvero care che ti aspettano (quando le trovi tienitele strette...). Intanto questa settimana ci ha regalato un nuovo governo. Ma non è questa la sede in cui parlarne. Qui scrivo solo di teatro, di sogni belli, irreali se volte, e non di tremendi incubi che diventano realtà. A presto!

mercoledì 9 aprile 2008

LA BARCA DEI COMICI /3

Recensione di Wanda Castelnuovo da "Teatro.org"

Un graditissimo ritorno “La barca dei comici”, spettacolo non solo per giovani, ma per ritrovare in noi quel ‘fanciullino’ che sa divertirsi, godere e apprezzare una rappresentazione costruita con essenzialità di mezzi e di persone, ma non per questo meno bella e affascinante per il continuo, vivace, poetico e quasi magico fluire tra teatro e vita, narrazione e realtà.Si racconta un episodio reale della vita di Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793): poco amante degli studi di filosofia, molto affascinato dall’arte del recitare e profondamente nostalgico dell’amata madre e della propria terra, il giovane Goldoni - ancora studente - subisce la sottile seduzione di un gruppo di comici proprio quando spettatore dei lavori di una ‘commedia dell’arte’ ormai in crisi riflette sul teatro e si affacciano in lui le prime intuizioni di quella rivoluzione teatrale che farà nascere la ‘commedia di carattere’, in cui gli attori privati delle maschere recitano un copione scritto.Lo spettacolo, creato in occasione delle celebrazioni del trecentesimo anniversario della nascita di Goldoni e parzialmente rinnovato come attori, ne racconta il fantastico viaggio per mare da Rimini a Chioggia, in verità allegoria del suo viaggio esistenziale a bordo della ‘nave del teatro’ da cui non scenderà più, neanche quando, apprestatosi a scrivere i “Mémoires”, farà vibrare la penna dei ricordi parlando di tale straordinario mondo e in particolare di questo episodio la cui esperienza umana lo ha fatto crescere nella conoscenza della vita.Strehler, recepite tali vibrazioni, aveva in animo di portarle in scena e il suo progetto è in parte diventato realtà e racconto gradevolissimo grazie alla regia di Stefano de Luca, allievo del primo corso della Scuola fondata da Strehler, e ai quattro straordinari attori che - non risparmiando energie straripanti generosamente consumate - sono sicuramente destinati ad altri successi visti i risultati di questa pièce da cui si esce sorridendo con negli occhi e nel cuore un panno azzurro, capricciosa superficie marina e le numerose e straordinarie sequenze di civettuole ombre, magnifici esempi di teatro.Milano, Piccolo (Teatro Studio), 27 marzo 2008

sabato 5 aprile 2008

LA BARCA DEI COMICI /2


Scoperto un video su youtube con qualche breve frammento della "barca dei comici".

Siamo in scena a Milano ancora fino al 20 aprile. Allertate tutti quelle che potete allertare e, se proprio non potete fare un salto a Milano, date un'occhiata a http://www.youtube.com/watch?v=fSohRkZrFEk

E' davvero un flash e le riprese di teatro non sono mai un granchè. Ma è meglio di niente.

mercoledì 2 aprile 2008

NON SEMBRA MILANO


Incredibile a dirsi, ma a Milano, vicino alla casa in cui abito c'è un ruscelletto popolato di papere.
Sto a due passi dai naviglie e affacciandomi alla finestra vedo questa famiglia di papere scorrazzare per i prati. Non sembra proprio Milano. "La barca dei comici" ha debuttato da una settimana e, come ho già scritto, sono molto felice. Non sembra di stare al Piccolo (nel senso che per me quel luogo è sempre stato collegato alla scuola, quindi ad anni "bui", slegati dal contatto umano con il mondo). Non sembro nemmeno più io quando lavoro così bene!