domenica 27 aprile 2008

GOMORRA IN TV

Il pericolo - come sostiene Roberto Saviano - è che tutto si riduca a folklore, a cronaca nera locale, a fatto caratteristico, quasi "turistico", di una terra abituata a vederne di tutti i colori.
Sono quindi "parola" e "ragionamento" a spaventare i boss, gli Schiavone, gli Iovine di turno, che utilizzano il controllo sul territorio come primo trampolino di lancio per far fruttare altrove i loro affari illeciti trasformandoli in alta finanza, in investimenti internazionali, in moda, armi, droga o spazzatura. Il teatro, mai come in questi casi, può diventare uno dei più forti rimedi per smuovere qualcosa dentro di noi, una specie di cassa di risonanza che ferma le parole, imprimendo ad esse una forza, un'energia che spesso, sommersi come siamo delle più svariate informazioni, non riusciamo a comprendere. Prendiamo l'inizio di "Gomorra", lo spettacolo di Mario Gelardi, trasmesso venerdì su rai due. Il volto di Ivan Castiglione che interpretava Roberto Saviano. Ma interpretare è forse una parola sbagliata. Era "al servizio" del messaggio, del grido di Roberto Saviano, mettendo a disposizione il suo corpo e la sua voce d'attore. Quelle parole tornavano indietro con una forza, un'energia enorme, sembravano quasi spaccare lo schermo del televisore. Ed è questa la sensazione che ho avuto spesso guardando lo spettacolo. Che gli attori Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Antonio Ianniello,Giuseppe Miale di Mauro, Adriano Pantaleo e Ernesto Mahieux, rompessero lo schermo televisivo, facendo sentire l'esigenza a chi guardava da casa, di essere lì con loro, di assistere dal vivo al "fatto teatrale" che amplificava sempre di più le "parole", i "ragionamenti" del libro di Saviano. Questo di sicuro non è un comodo lavoro da "attori scritturati" da teatro stabile. Non un lavoro da definire bello o brutto. Ma un lavoro necessario, corraggioso da affrontare e vitale.

3 commenti:

O.o. ElEnA .o.O ha detto...

Ciau Angelo! Volevo farti mille complimenti per come reciti.. e per quanto sei bello nella veste di Florindo!!! Ti ho visto allo spettacolo al teatro dei marsi (avezzano) e mi ha colpito il tuo personaggio! Mille auguri per la tua carriera artistica!
PS. Spero che tu scriva qui, in questo intervento, un commento per rispondermi! Oi, ci conto!!Tornerò a controllare! Un bacione! _Ele_

Monica ha detto...

Ehilà!
Eh si, hai fatto scalpore ad Avezzano.
ecco un'altra ragazza piena d ammirazione per il vostro spettacolo..
Sai,ho sempre amato il teatro e alla fine spesso sin da piccola mi ritrovavo a far piccole scenette comiche cn le persone che avevo intorno senza rendermene conto..amo trasmettere i sentimenti sotto forma di qualcosa di diverso..ho fatto solo qualcosa di molto "leggero" nell'ambito del teatro.Ma solo nei meandri più profondi del mio cervello vive sempre quel sogno di far del teatro una professione vera, reale, piena d soddisfazione, e mi si illuminano gli occhi ogni volta che osservo persone come voi, voi e la vostra naturale bravura, perchè di certo la maggior parte è naturale, non la si apprende.
Di certo tu sei giovane, ti auguro una carriera splendida , piena d gioie e soddisfazioni, a te e all'ometto tuo compagno nella "banda d comici" e la donzella venessiana :D Ciao ciao ;) Monica

ANGELO CAMPOLO ha detto...

Ciao elena e ciao mnk_92,
grazie infinite - davvero - per i complimenti. La barca dei comici ha significato molto per me e sono un po' triste che quest'esperienza si sia conclusa. Speriamo che il prossimo anno si riprenda. Mi fa davvero piacere che ad Avezzano sia venuta bene, era la nostra ultima replica! Girerò i complimenti a tutta la compagnia. Sono anche felice che avete scovato il blog...Un abbraccio e a presto!